Cos’è?
L’odontoiatria conservativa è una branca dell’odontoiatria che si occupa di ricostruire denti, o parti di essi, compromessi da fratture o carie. L’odontoiatria conservativa, dunque, si pratica in molteplici casi e mira a ricostituire la funzionalità e l’estetica del dente danneggiato da processi cariogeni o fratture.
Le cause
Le carie sono tra le cause più frequenti di ricorso alle cure odontoiatriche, a qualsiasi età, mentre le fratture di parti del dente sono legate non solo ai processi cariogeni, ma anche a traumi accidentali.
Un dente, o una sua porzione, può rompersi anche quando ci si è sottoposti ad interventi invasivi che hanno reso più fragile il dente, come ad esempio la devitalizzazione. In quest’ultimo caso, infatti, può essere necessario incapsulare il dente per renderlo più resistente e prevenire possibili fratture verificabili durante la masticazione.
Diagnosi e trattamento
L’odontoiatria conservativa, quindi, è indispensabile per ricostituire la funzionalità dentale e permettere al paziente di recuperare la funzione masticatoria, prevenendo l’eventualità di dover ricorrere alla devitalizzazione o alla terapia estrattiva.
La terapia estrattiva è l’ultimo stadio al quale ricorrere quando ci si accorge che non è possibile operare in nessun altro modo oppure quando i vantaggi dell’estrazione dentale superano i benefici del mantenimento in sede. |