Cos’è?
La chirurgia odontostomatologica, o chirurgia orale, è una branca della chirurgia che interviene in maniera specifica sui tessuti molli e duri del cavo orale.
Le cause
Le cause che rendono necessario ricorrere alla chirurgia orale, riguardano denti irreversibilmente compromessi o in inclusione ossea (denti non erotti in cavità orale); problematiche relative ai tessuti molli della bocca; processi infiammatori che coinvolgono le radici dei denti; interventi atti al ripristino osseo in caso di alveolisi (perdita ossea); inserimento di radici artificiali (impianti) in sostituzione di elementi dentari persi oppure sacrificati all’estrazione per ragioni ortodontiche.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi è sia clinica che radiografica con Ortopantomografia (OPT), oppure TAC CONE BEAM.
Intervenire chirurgicamente significa provvedere all’estrazione di denti inclusi o che non è più possibile conservare né solidarizzare (avulsioni) e all’asportazione di neoformazioni (quali cisti, tumori benigni o maligni, epulidi, papillomi, fibromi, ecc.).
L’obiettivo è sempre quello di intervenire limitando il più possibili traumi per il paziente, attraverso l’utilizzo di apparecchiature piezoelettriche di ultima generazione.
Inoltre, un anestesista è di supporto per poter trattare in sedo-analgesia cosciente i pazienti più ansiosi e fobici. |